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13 Maggio 2022
A Garessio il 22 Maggio ritorna il Masters Beta 2022
Presente anche Matteo Grattarola!!!
Informazioni, alberghi e curiosità
Garessio per il secondo anno ospiterà il Trial Master Beta.
La località cuneese, il prossimo 22 Maggio, accoglierà gli affezionati del marchio di Rignano sull’Arno riproponendo il format dell’edizione 2021.
La prova infatti vedrà interessate la zona boschiva di Regione Ardenna, via Sparvaira ed il campo indoor del Motoclub Trial Alta Val Tanaro.
Inoltre, abbinata alla prova del Master, debutterà il Try Trial, iniziativa che Beta ha studiato per permettere di provare il trial.
Ai partecipanti al Try Trial verranno forniti sia l’abbigliamento che le protezioni idonee, inoltre saranno seguiti da istruttori qualificati.
Il trasferimento che collegherà le sezioni (in buona parte inedite) sarà lo stesso del 2021 ma, verrà percorso in senso contrario.
Questa soluzione permetterà di seguire le evoluzioni dei partecipanti con maggior facilità.
Le operazioni preliminari avverranno presso la bocciofila-
Al via della gara anche il pluritricolore e campione del mondo Matteo Grattarola, un gradito ospite che coglierà l’occasione per allenarsi in vista degli impegni iridati che inizieranno nelle settimane successive.
Come da tradizione, al Master Beta potranno partecipare anche ai tesserati FMI in possesso della tessera member (adesione ad un Motoclub) presentando un certificato medico per attività sportiva.
Per i licenziati è obbligatorio iscriversi attraverso il portale Sigma FMI.
Il programma di gara rispecchia quelle delle prove precedenti ed è riassunto nello specchietto sottostante:
OPERAZIONI PRELIMINARI: Dalle ore 8,30 alle ore 11,30
INIZIO PARTENZE PILOTI ADULTI : ore 9,30
TRASFERIMENTO PILOTI MINITRIAL : ore 10,00
(CIRCUITO CHIUSO al traffico)
INIZIO PARTENZE PILOTI MINITRIAL : ore 10,30
TERMINE ULTIMO PER LE PARTENZE : ore 12,00
TERMINE ULTIMO PER GLI ARRIVI : ore 16,00
PREMIAZIONE : ore 16,30
Il format di gara invece sarà il seguente:
PERCORSO ADULTI : composto da percorso urbano con zona indoor (n° 8) e percorso extra-
PERCORSO MINITRIAL A-
PERCORSO ALTRI MINITRIAL : mini circuito fuoristrada con n° 4 zone da percorrere 4 volte.
Appuntamento a Garessio il 22 Maggio, seconda tappa delle cinque della 32° esima edizione del Trial Master Beta.
Iscriviti on line alla gara del MASTERS BETA
Come raggiungere Garessio
Autostrada A6 (Torino -
Seguire le indicazioni per la Garessio, Ormea
Info ed iscrizioni :
Moto Club Trial Alta Val Tanaro
ISCRIZIONI ON LINE
Previsioni Meteo Garessio
Ricettività Garessio
Hotel Ponte Rosa
Via Fasiani 1
12075 Garessio CN
+39 0174 81007
Altre strutture: CLICCA QUI
Info line 348 76 26 771
Cenni Storici e altre informazioni
Già gli uomini della pietra vivevano nelle numerose grotte (importanti per i reperti quelle del Gray e di Valdinferno) dei nostri monti ricchi allora di selvaggina, compresi gli orsi, tra le acque gelide e pescose del Tanaro (da una radice tirrenica in "ar" = acqua del verbo greco "ruo" = scorrere).
La zona fu popolata da guerrieri indomabili e da selvaggi pastori ("ager compascuus" di Prato Rotondo), i Liguri Montani ed i Vagienni che diedero filo da torcere ai Romani della tribù Publilia collegata al Municipium di Albenga. Di questa fase romana ci restano molte testimonianze: le lapidi di Trappa, di Mindino, una tomba con vasi fittili, la testata del ponte romano di Piangranone, ecc.
Dal secolo IX arrivarono le orde saracene che da Frassineto (attuale Saint Tropez, Provenza) si spinsero a funestare tutta la Val Tanaro ed il Piemonte meridionale, lasciando tracce in alcune torri cilindriche di avvistamento (Barchi). Verso la fine del secolo X la nostra popolazione si ribella ai Saraceni (Eca Nasagò = luogo di battaglia cruenta) e viene quindi costituita la Marca Aleramica, secondo la nuova divisione dell'Italia fatta da Berengario II verso il 950.
La religione cristiana, già diffusa in Garessio prima dei Saraceni, come testimoniano i resti dell'antichissima Pieve di San Costanzo, edificata su un sacello romano, ebbe una nuova fioritura dopo il Mille grazie alla nascita di chiese e monasteri (la famosa Certosa di Casotto col Beato Guglielmo di Borgoratto), mentre nella vita politica il nome di Garessio (Garexium, da "garricus" = terreno incolto con il suffisso "esce" = luogo di passaggio) è forse attestato per la prima volta in un atto pubblico del 1064.
Dopo alterne vicende, Garessio passa sotto il marchesato di Ceva ed è proprio il Marchese Giorgio II il Nano che concede nel 1276 agli "uomini di Garessio", in cambio di favori militari resi, gli Statuti raccolti poi nel famoso "Libro della catena", attualmente conservato presso la Biblioteca Comunale.
Del periodo medievale restano i ruderi del vecchio castello, distrutto dai Savoia verso il 1635, che domina dall'alto il Borgo Maggiore, ancora circondato da mura, porte, torri di difesa e di vedetta con ponti ed archi che resistono e che si possono ammirare ancora nel ricordo di antiche leggende (ad esempio la Dama del Ponte Rosa).
Purtroppo Garessio dovette subire, nel corso dei secoli, numerose tristi vicende, pestilenze, saccheggi, distruzioni ad opera dei Genovesi, Francesi, Spagnoli sino al passaggio delle truppe napoleoniche verso il 1794, portanti sì la libertà, ma anche morte e rovina.
Nel 1814 Garessio ritornò sotto i Savoia e ne divise le sorti, prima con il regno Sardo-
Col Regio Decreto dell'11 giugno 1870, Vittorio Emanuele II concesse il titolo di "Città" a Garessio ed il diritto di fregiarsi dell'antico stemma (due strisce nere e due d'oro orizzontali parallele tra loro, sormontate dalla corona marchionale).
Numerosi furono i Garessini che versarono il loro sangue per la Patria, sia nel Risorgimento e sia nella I Guerra Mondiale e più ancora durante la II Guerra Mondiale che vide nascere a Garessio, lo stesso 8 settembre 1943, le prime attive forze della Resistenza e gli eroismi successivi della Valle Casotto.
Oltre ai numerosi Partigiani decorati con medaglie d'oro e d'argento, la Città di Garessio venne insignita della medaglia di bronzo al valor militare per la Lotta di Liberazione.
Presso il Museo geo-
Nel ricordo di antiche tradizioni d'autentico folclore religioso, da segnalare la Sacra Rappresentazione della Passione e Morte di Cristo, il "Mortorio", che si ripete periodicamente ancora oggi con quella genuina vena poetica che ritroviamo nel noto commediografo nostrano del 1700, Camillo Federici e che più tardi farà dire in dialetto al poeta garessino Giuseppe Ramondo: "Garesce l'è u ciù bè paise du mundu".
Oggi Garessio è un tranquillo luogo di soggiorno e di villeggiatura rinomato per la sua bella posizione geografica tra il mare e le verdi montagne, per le sue condizioni climatiche ideali, ma soprattutto per la famosa e leggerissima acqua San Bernardo.
Le Tradizioni
Come tutti i paesi di montagna, Garessio mantiene un grande rispetto per le sue tradizioni; e anche se il Mortorio, di nascita millenaria e di suggestione enorme, rimane la più significativa, ognuno di noi resta legato alle celebrazioni dei Santi Patroni, ai priorati, alle processioni.
Tradizioni che si perpetuano anche nelle feste laiche, dall'antico carnevale dei Magnin alla moderna Carrera, nelle castagnate autunnali, e nel magico accostamento della polenta saracena con il sugo di porri, che, oltre a rappresentare il nostro piatto tipico, costituisce il maggior momento aggregativo delle sagre estive.